Torre Velasca, rinata: un nuovo faro per Milano
Il 15 maggio 2025 la Torre Velasca ha celebrato la fine dei lavori con il concerto-evento “Velasca Vertigo”, restituendosi alla città insieme a una piazza completamente pedonalizzata e ricca di verde. L’intervento, curato da Hines e dallo studio Asti Architetti, ha riportato in vita uno dei capolavori del modernismo italiano, proiettandolo nel futuro con standard LEED Gold e un concept di spazio pubblico contemporaneo.
Progettata dallo studio BBPR e completata nel 1958, rappresenta uno dei manifesti più eloquenti del dopoguerra milanese: un grattacielo modernista che però non rinuncia al dialogo con la storia. Il suo profilo “a fungo”, con l’ampliamento in sommità sorretto da possenti mensole di calcestruzzo, evoca infatti le antiche torri difensive lombarde e, in particolare, la Torre del Filarete del Castello Sforzesco.
Come la torre quattrocentesca di Filarete, anche la Velasca si articola in due registri: un fusto compatto e severo (i primi 18 piani) e una parte superiore più aggettante, pensata come vera “corona urbana”. L’accostamento non è soltanto figurativo: per BBPR si trattava di ricostruire un’identità milanese capace di coniugare memoria e progresso. Così, mentre la Torre del Filarete svettava un tempo come simbolo civico e militare, la Torre Velasca diventa emblema della rinascita economica e culturale del Novecento, con la stessa tensione verticale che unisce terra e cielo e che conferisce al centro storico di Milano un dialogo continuo tra medioevo, rinascimento e modernità. Oggi, dopo oltre sessant’anni, la sua caratteristica “testa” sorretta da possenti bretelle torna a dominare lo skyline, certificando la vitalità di un’architettura che sa ancora emozionare.
Cosa c’è dentro la “nuova” Torre Velasca
Gli spazi si sviluppano su 27 piani: uffici nei livelli inferiori, residenze e attici nella parte allargata in alto. Al pian terreno ci sarà la Pasticceria San Carlo, mentre il primo piano vedrà aprire il primo ristorante italiano del marchio SushiSamba. Dal secondo al sedicesimo piano poi ci sono gli uffici affittati ad Allianz Bank, Studio Inzaghi, Excellera Advisory Group, Signature. Al diciassettesimo piano c’è un membership club e poi fino all’ultimo piano sono raccolte tutte le suite e residenze che godranno di una vista mozzafiato sullo skyline meneghino.
L’interior design ha optato per un mix calibrato tra recupero filologico e contemporaneità internazionale. Un mix fra linguaggio sobrio e materico, fatto di pietre naturali, legni scuri e finiture bronzate. Gli attici panoramici ospitano oggi residenze esclusive, distribuite attorno a terrazze sospese sullo skyline meneghino. Gli arredi richiamano il razionalismo italiano e dialogano con la complessità dell’involucro. Persino gli ascensori, rivestiti in metallo spazzolato, sembrano raccontare una storia — quella di un edificio che è macchina e memoria, futuro e radice.
Il risultato è un ecosistema verticale che mescola lavoro, ospitalità, tempo libero e cultura, mantenendo intatto il fascino anni ’50 grazie al restauro filologico di facciate, hall e dettagli d’arredo.
Una piazza‐salotto nel cuore della città
La rinnovata Piazza Velasca – pavimentata in trachite e porfido, punteggiata di ulivi e magnolie – diventa il nuovo “sagrato laico” di Milano: un luogo di incontro fra turisti, residenti e professionisti, collegato a piedi al Duomo, a corso Italia e alla M4 San Babila.
Se il sogno è svegliarsi ogni mattina con la Torre Velasca a portata di sguardo, Assi&Partners propone in via Pantano, un incredibile opportunità immobiliare.
Si tratta di un quadrilocale di 165 m², composto da soggiorno doppio, sala da pranzo, cucina abitabile, due camere matrimoniali, una camera singola, doppi servizi e una grande cantina.
Posto al terzo piano di un palazzo primo ’800 che è stato oggetto di una recente ristrutturazione delle facciate, della corte e del tetto, l’appartamento viene proposto ad un costo al mq particolarmente competitivo per la zona. La suddivisione interna ed i particolari
architettonici di pregio ne fanno un’unità immobiliare particolarmente raffinata e di grande fascino. La riqualificazione e la pedonalizzazione della via, spingono in alto la qualità urbana e le prospettive di rivalutazione immobiliare.
Perché scegliere via Pantano
Via Pantano si trova in una posizione imbattibile: 50 metri dalla Torre Velasca e 5 minuti a piedi dal Duomo: si vive nel cuore pulsante di Milano pur restando in una via residenziale e tranquilla.
Ristoranti stellati, università Statale, Biblioteca Ambrosiana e le nuove proposte food & retail della torre sotto casa.
La rinascita della Torre Velasca non è solo un successo di conservazione architettonica, ma un catalizzatore di nuova vita per l’intero quartiere. Abitare in via Pantano significa far parte di questa storia: godersi l’equilibrio raro fra charme storico e servizi d’avanguardia, con l’icona modernista di Milano come vicino di casa.
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